Dott. Duscian Riccio

- Psicologo e psicoterapeuta -

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Dott. Duscian Davide Riccio

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DISTURBO DI ATTACO DI PANICO

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Il disturbo di attacco di panico riguarda “periodi circoscritti a insorgenza improvvisa di intensa paura e terrore, spesso associati a un senso di catastrofe imminente e pericolo mortale” ( Sanavio,1991).


Un attacco di panico può essere avvertito tramite palpitazioni sudorazione, tremori fini o scosse, dispnea senso di soffocamento, asfissia, dolore o fastidio al petto nausea, costrizione toracica, disturbi addominali sbandamento, instabilità, derealizzazione (sensazione di irrealtà) o depersonalizzazione (essere distaccati da se stessi) paura di perdere il controllo e impazzire, paura di morire, parestesie (sensazioni di torpore o di formicolio), brividi o vampate di calore.
Il panico può comparire e collegarsi a moltissimi altri disturbi come la depressione, il disturbo da stress post traumatico, l’abuso di sostanze o alcune condizioni mediche (cardiorespiratorie, gastrointestinali, vestibolari) e per molte persone è associato all’agorafobia (paura per situazioni e luoghi non familiari, spazi aperti o affollati, in cui non ci si può allontanare immediatamente o si sperimenta scarso controllo). Chi ne soffre in genere sviluppa una sensazione di continua minaccia detta anche “paura della paura”; ben presto si organizza con alcune personali strategie atte ad evitare che ricapiti un’episodio di panico, mette in atto diversi comportamenti per tenersene alla larga ma continua ad avere paura che inaspettatamente possa ricapitare di essere soggetto nuovamente all’episodio in modo inaspettato. Questo porta la persona a formulare diverse interpretazioni disfunzionali dei propri pensieri, delle proprie sensazioni interne e ricadere in diversi circoli viziosi che mantengono il disturbo. Le recenti acquisizioni delle terapie evidence based (basate su evidenza) hanno mostrato tramite moltissime meta analisi e RCT (randomized controlled trial ovvero studi “randomizzati” controllati) diverse prove di efficacia nell’accostamento di processi terapeutici collegati alla mindfulness, all’esposizione e in generale alla flessibilità psicologica. In questo senso si rivelano di fondamentale efficacia approcci terapeutici cognitivo comportamentali di terza generazione come ACT (Acceptance and Committment Therapy), CFT (Compassion Focused Therapy), Schema Therapy e al riprocessamento di esperienze traumatiche come EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing).
 

Dott. Duscian Riccio

 

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